Qualche tempo fa, più precisamente un Natale di almeno sei anni fa, la mia vita era in pieno tumulto. Mi trovavo nel mezzo di un periodo che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Mi ero appena separata da mio marito, un rapporto da sempre tortuoso ed ero da poco tornata da Londra, città che mi fatto da casa per quasi dieci anni. Questo ritorno non era stato per niente dolce, era al contrario, carico di sfide: difficoltà economiche, relazionali, cambiamenti importanti e un bambino piccolo che aveva appena ricevuto una diagnosi di disabilità. Era come se il peso del mondo mi schiacciasse e ogni respiro fosse un atto di pura determinazione.
Piccola parentesi: ho sempre percepito la vita in modo profondo, intenso. Come Coach/Faclitatrice/Healer/Operatrice Olistica (che dir si voglia!) la mia forza è sempre stata la chiaroveggenza e la chiarosenzienza: vedere intuitivamente e percepire nel corpo (e non solo nel corpo) emozioni, nodi e sensazioni con una nitidezza quasi dolorosa. Tuttavia, la chiaroudienza – il "sentire" messaggi come parole o suoni – non è mai stata la mia capacità più sviluppata. Quando mi capita di ricevere messaggi, di solito si presentano come intuizioni, una sorta di "email" telepatica che arriva dritta al mio pensiero. Ecco, quel Natale fu diverso.
Una mattina di Natale
Torniamo alla storia: era la mattina del 25 dicembre. Il mondo fuori sembrava immobile, avvolto dal silenzio di un giorno festivo. Io, invece, ero tutt’altro che serena. Mi sentivo persa, svuotata. Le emozioni – la mia forza e a volte la mia rovina – mi avevano sommersa: paura, frustrazione, un senso di impotenza. Ma in quel momento di disperazione, decisi di fare qualcosa di semplice, quasi istintivo. Mi stesi sul letto, chiusi gli occhi e mi permisi un momento per centrarmi. Non avevo aspettative, solo il bisogno di lasciare andare il peso di tutto, anche solo per un attimo.
Quello che accadde subito dopo lo ricorderò per sempre. Fu un momento fugace, eppure eterno. Una voce chiara, forte, risuonò nel mio orecchio destro. Non era un pensiero, non era un'idea. Era una frase che potevo udire come se qualcuno fosse accanto a me: “Ogni giorno è una possibilità per rinascere.”
Il significato di quel messaggio
Le parole mi colpirono come un fulmine. Ogni giorno? Ogni giorno è una possibilità per ricominciare, per scegliere una strada nuova, per cambiare? L’ironia del momento non mi sfuggì: era Natale, il giorno che celebra la nascita, ma il messaggio andava oltre. Non era solo una questione di calendario. Mi parlava della vita in senso più ampio. Ogni giorno è una tela bianca, una possibilità nuova per lasciare andare ciò che è stato e accogliere ciò che può essere. Ogni giorno è un "che altro è possibile"?
Mi sentii profondamente emozionata. Per una come me, che raramente "sente" i messaggi con le orecchie, quella frase era come una prova tangibile. Era ciò di cui avevo bisogno in quel momento: un segno forte, chiaro, inconfondibile. Un' ancora in mezzo alla tempesta.
Un cambiamento profondo
Da quel giorno, non ho più avuto esperienze uditive simili. In un certo senso, la chiaroudienza è tornata a non essere il mio forte! Ma qualcosa di più sottile ha preso il suo posto. Oggi, i messaggi mi arrivano direttamente nel cuore. Non li sento con le orecchie, ma li percepisco come un sussurro dolce ma presente, una voce leggera che mi guida con delicatezza. Forse, in quel momento di crisi, avevo bisogno di qualcosa di concreto, di tangibile. Ma ora so che non è sempre necessario avere la prova tangibile per riconoscere di essere sostenuti da qualcosa di più grande. A volte, quel "più grande" è dentro di te, basta semplicemente aprirsi e ascoltare.
La morale della storia?
Quella mattina di Natale ha trasformato il mio modo di vivere e di lavorare. Ho imparato che la connessione con il divino, con l'universo, con quella fonte infinita di consapevolezza – chiamatela Dio, energia, amore – non ha una sola forma. Può essere un suono, un'immagine, un pensiero improvviso o una sensazione che ti scalda il cuore e ti alleggerisce. L’importante è riconoscerla, accoglierla e fidarsi.
Da allora, ho fatto della mia missione aiutare gli altri a fare lo stesso. Aiuto le persone a uscire dalla modalità di sopravvivenza, aprire il cuore e riconnettersi con la propria voce interiore, quel GPS instancabile che vive dentro di noi. Quando impariamo ad ascoltarlo, non solo troviamo chiarezza e pace, ma iniziamo a comunicare e creare con tutto quello che ci circonda. Li, nel cuore, ci sentiamo a casa.
E tu, come ti connetti?
Ecco la domanda che ti lascio: in che modo ricevi i tuoi messaggi? Ti è mai capitato di sentire, vedere o percepire qualcosa che sembrava venire da uno spazio di connessione o consapevolezza? Forse è stato un sogno, un pensiero improvviso, una sensazione di pace inaspettata. Qualunque cosa sia stata, ti ricorda che non sei sola.
Ogni giorno è una possibilità per rinascere. Ogni giorno puoi scegliere di ascoltare, di aprirti, di ricevere. Se desideri esplorare questa connessione, se vuoi scoprire come ascoltare la tua voce interiore o imparare a fidarti del tuo cuore, sono qui per guidarti. Scrivimi o raccontami la tua esperienza. Lascia che insieme scopriamo le infinite possibilità di rinascita che ogni giorno ci offre.
Ti in-cor-aggio, Viola
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